Questa è una piccola raccolta di stralci di mail o w.app ricevuti in questi ultimi anni da amici che hanno frequentato o frequentano i gruppi della Turris nelle varie sedi di Torino, Genova, Roma o Milano.
“Per me la Turris è un luogo in cui la tenerezza e la fortezza si incontrano. Un luogo in cui si crea una grande famiglia basata sulla condivisione di valori e idee che talvolta contrastano con l’opinione comune. La Turris mi ha insegnato come volare in alto senza staccare le radici, cosa significa amare e avere fede, come prepararsi ad un futuro, come far comunicare il cuore con il cervello, e tante altre cose che formerebbero un lungo elenco ma giungerebbero tutte alla medesima conclusione: perseverare, preservare, amare e sperare! “
“Ognuno di noi è come una casa che anno dopo anno viene costruita. Ed è composta da piani, pilastri, mattoni.... E tutto quanto di buono utile e inutile ci vuoi mettere dentro.
La Turris è stata per me una parte di quei mattoni che hanno creato la casa che sono adesso. E sento di essere una casa solida. Non sarei la stessa senza i "mattoni" della Turris.
Buona strada!”
“La Turris è un invito a riconoscere, a ringraziare e a custodire la bellezza”
“La Turris è imparare a guardare le circostanze di ogni giorno con gli occhi di Maria, dolci e forti nel contempo!”
“La Turris è stata una magnifica palestra di amicizia. mi ha insegnato a comunicare ma soprattutto a crescere prendendo da ciascuno il meglio e aiutando gli altri e me stessa a capire ciò che volevo e ciò che era importante senza chiudermi in rapporti a due egoistici.... quando la scelta dell'altro è avvenuta la vita a due è sempre stata e ancora ora è aperta verso gli altri per capire migliorare ed aiutare o essere aiutati per che nessuno di noi è un’isola ne smette di crescere mai.”
“E’ necessario che la Turris esista perché oggi ancora nella Chiesa non si è recepita l'esigenza di annunciare con chiarezza e forza che prepararsi all'amore sponsale è decisivo per la propria felicità ed un bene per la Chiesa e la società.”
“La Turris è la mano della Madonna che raggiunge i giovani e svela loro il senso della vita
Turris = gioia vera, bellezza vera” (un sacerdote)
“La Turris è stata il mio faro. Non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che senza mai pretendere nulla in cambio hanno solo dato e ci hanno formato.”
“In questi giorni, costretta a casa, mi sono messa a riordinare i cassetti e mi sono usciti fuori tanti ricordi legati alla Turris... ad ognuno è legato un pensiero nostalgico dei momenti passati con voi, sia da sola che con miei figli. Ora che è passato tanto tempo e che la vita ci ha portato per le sue vie, penso spesso alla serenità che mi davate, alle domande che mi facevate porre ed alla vostra enorme disponibilità. Vi abbraccio tutti, virtualmente e vi ringrazierò sempre per aver fatto un po' di strada con me. Auguri per tutto e per tutti.. “
"Sono profondamente grata alla Turris per tutto ciò che mi ha dato e per come mi ha accompagnata fin qui. Chiedo al Signore di vivere la preparazione al sacramento del matrimonio con grazia, fortezza e purezza per costruire il "noi"! Chiedo preghiere a tutti!! Grazie davvero" (una ragazza alla vigilia del suo matrimonio)
"Mi rendo sempre più conto di quanto quest'opera sia di un'importanza fondamentale, e sono sempre più contento di esserne strumento."
“Sono passati tanti anni ma siete ancora nei miei pensieri. Sono sposata da quasi 10 anni e siamo genitori di due bimbe. Penso spesso alla Turris, alle nostre discussioni, ai campi a Champoluc, le sfilate, la GMG a Roma 20 anni fa! Negli ultimi tempi, per una serie di circostanze fortunate, incontri e aspirazioni del cuore, le nostre strade hanno incrociato il cammino tracciato dall’ Humanae Vitae e dalla teologia del corpo di Giovanni Paolo II… “
“Grazie!!! mai come in questo tempo si sente la necessità di COSE VERE!!! Grande è la Vostra Opera! posso assicurare che la mia umile preghiera è rivolta sovente alla Nostra Madre Celeste affinché possa sempre accompagnare la Turris in questa opera "Missionaria' tra i giovani!”
“Grazie grazie grazie sempre per queste missive che aprono il cuore.
Questa volta, poi, mi sono commossa, perché avete riportato l'omelia di don Peyron del 26 luglio 1976 a Champoluc: ero stata al campo un paio di settimane prima... ricordo tutto, tutto mi è rimasto dentro... soprattutto quelle messe che aspettavo con gioia... avevo 15 anni...
Prego per voi, per questa splendida missione che, nonostante la mia vita travagliata, ha costituito e continua a costituire un punto fermo nella mia vita spirituale e umana e che portate avanti con coraggio e sapienza. Maria Santissima ci porti per mano.
(Anna)
“Dopo l’ultima lettera mensile che riportava episodi vari della Turris vi voglio dire grazie! Per un momento ho rivissuto quei bellissimi momenti trascorsi nella lontana estate dell’83 a Champoluc, ogni BELLEZZA vissuta è nostra ricchezza per sempre!
Vivido il ricordo di voi indaffarati a renderci comoda e gustosa quella vacanza, la fede incondizionata di don Peyron che cancellava ogni dubbio, il confronto sulle “problematiche” di allora con l’accogliente e disponibile don Antonio, le gite in montagna con le care amiche e tanto ancora che è rimasto indelebile, vivo e fresco nel cuore! Di cuore un grande GRAZIE.”
“Ricordo il primo 27 come un grosso punto interrogativo, già…dover dire un Rosario…chissà cosa sarà mi domandavo…se penso che oggi è una preghiera che mi stimola tantissimo, mi fa piangere, mi fa ridere, mi fa dire grazie comunque e sempre; E piano piano tra un 27 e l’altro e i momenti a Messa di Champoluc, ho imparato a capire qual era la gioia, la felicità, la ricchezza della fede!!”